vi lascio il link di un sito "molto autorevole" che tratta di queste stupende creature
http://autodimerda.blogspot.com/ già dal nome..........
piccola recensione della 133 tratta dal sito
La Seat 133 era 3 auto in una, un conglomerato di cessi che riprendeva le forme della Fiat 126, della 127 e della 850 in unico armonioso scarico fognario. Prodotta dal 1974 al 1982 dal gruppo Fiat, attraverso la allora controllata SEAT e riservata ai mercati "meno esigenti" (Sudamerica e Turchia, dove veniva venduta con marchio Fiat, Portogallo e Spagna, come Seat), la 133 era di concetto una Fiat 850, con carrozzeria ridisegnata. Della 850 conservava l'intera meccanica (telaio e motore posteriore a sbalzo di 843cc da 34cv), incluso il passo di 202 cm. La carrozzeria, nuova, era invece una creatura ibrida fra quella della Fiat 126, a cui s'ispiravano frontale e coda, e quella della Fiat 127 a cui assomigliava la parte centrale della vettura. Il risultato finale fu di 690 kg di merda. Gli interni erano specifici e di modesto livello estetico e qualitativo. Anche l'abitabilità non era eccezionale. Prodotta negli stabilimenti spagnoli fino al 1979, veniva distribuita con il marchio Fiat (con la dicitura "made by SEAT", ne andavano fieri…e che diamine!) e quello SEAT in Spagna e in Portogallo (con la dicitura “siamo sempre noi”). Dal 1977 al 1982 venne costruita anche dalla Fiat in Argentina in due versioni, standard e lusso (uahuahuahuaha!!!! scusate ho avuto un attacco isterico) e distribuita anche negli altri paesi dell'America Latina. Equipaggiata con due motori da 903 cc di cilindrata disponeva di 37 cv nella versione più bastarda e di 34 in quella depotenziata per poter utilizzare benzina a 85 ottani con Biancaneve. Sdegna di nota una versione sportiva prodotta in Argentina per un anno (1979-80) denominata Fiat 133 IAVA con, udite udite, cerchi in lega, marmittone, spoiler, fari supplementari e contagiri! Il successo commerciale della Seat 133 fu invero assai modesto e non ne risulta alcuna importazione ufficiale in Italia se non forse per qualche esemplare condotto qui da qualche evaso dal manicomio.